Le fragole sono il frutto simbolo della primavera e di parte dell’estate. Rosse, succose e dolcissime, sono così buone e versatili che è impossibile non utilizzarne in preparazioni di ogni tipo. Marmellata, creme, centrifugati, dolci, ma anche ingrediente per arricchire insalate e primi piatti come l’intramontabile risotto alle fragole. Questi deliziosi frutti possono però essere causa di allergia. Qual è il fattore che scatena questo tipo di allergia? Come si manifesta? Esistono dei rimedi? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza!
Causa dell’allergia alle fragole
La nostra alimentazione deve essere completa, esistono alimenti rilassanti, ma alcuni a cui purtroppo si deve rinunciare. L’allergia alle fragole è sintomo del fatto che il sistema immunitario reagisce in modo anomalo nel momento in cui viene a contatto con una proteina presente all’interno del frutto. L’allergia vera e propria non va poi confusa con l’intolleranza alimentare che è una patologia sicuramente più semplice da gestire e da curare.
Per questo motivo è importante fare un’ulteriore precisazione.
Fragole: intolleranza o allergia
Le fragole contengono una serie di allergeni che possono causare effetti dopo il loro consumo. Si può parlare di intolleranza alle fragole in quanto questi frutti possono causare delle reazioni pseudo allergiche in quanto le fragole stimolano il rilascio di istamina, stessa cosa che può essere causata da pomodori e crostacei. Questi alimenti, infatti, una volta ingeriti possono causare delle reazioni allergiche dal punto di visto sintomatologico pur essendo prive di proprietà allergizzanti in senso stretto. Queste manifestazioni possono essere controllate direttamente grazie ad una terapia antistaminica e non sono pericolose per la salute. Le quantità capaci di determinare la reazione allergica variano ovviamente da persona a persona e generalmente possono verificarsi irritazioni cutanee come puntini rossi sulla pelle o prurito. I sintomi si riducono rapidamente una volta terminata l’assunzione del cibo.
La reazione allergica più forte si manifesta generalmente in seguito al consumo del frutto crudo e non trattato. E’ frequente, infatti, che se cotte le fragole possano essere consumate senza causare reazioni allergiche. L’allergia alle fragole può colpire circa il 4% dei bambini di età compresa fino ai due anni, ma tale percentuale si riduce poi all’1% in età adulta. Per questo motivo è consigliato non somministrare le fragole a bambini di età inferiore ai due anni. Vi sono poi anche alcuni fattori che in un certo senso aumentano la possibilità di determinare l’allergie alle fragole e tra questi rientrano l’asma, i pollini di betulla, eczema e famigliarità già presente con questo di allergia.
Allergia alle fragole: come si manifesta
L’allergia alle fragole può manifestarsi in misura più lieve, cosa che avviene nella stragrande maggioranza dei casi, ma anche in misura più aggressiva e in quest’ultimo caso può addirittura essere necessario l’intervento del medico per avviare una specifica terapia a base di antistaminici.
Cosa succede dunque al nostro corpo in seguito all’assunzione di fragole in caso di allergia? Le prime manifestazioni di allergia sono appunto forme di orticaria o prurito se si tratta di un’allergia lieve fino ad arrivare a diarrea, vomito, lingua gonfia e difficoltà nel respirare. Queste ultime due reazioni sono le più gravi e sono quelle che possono portare addirittura allo shock anafilattico. In tal caso è fondamentale attivarsi subito con apposita terapia recandosi al pronto soccorso più vicino o contattando il medico di fiducia.
Al momento non vi sono cure farmacologiche che possano curare l’allergia alle fragole, si possono curare i sintomi ma l’allergia a determinati alimenti o sostanze non sparirà mai. Se vi è stata diagnosticata l’allergia alle fragole il primo passo è evitarne completamente l’assunzione dopodiché dovete verificare sempre che le fragole non siano presenti all’interno di dolci o succhi di frutta, ma allo stesso modo è importante fare attenzione anche ad altri prodotti. Quali? La fragola è utilizzata anche in ambito cosmetico nella produzione di creme, profumi o lucida labbra e anche questi prodotti vanno evitati.