Quante volte vi sarà capitato di notare in prossimità di mobili di legno, la presenza di polvere sul pavimento e dei piccoli buchi sul vostro complemento d’arredo.
Ebbene, questi sono i segni inconfondibili della presenza dei tarli del legno, meglio conosciuti con il nome di anobidi.
Gli anobidi, provocano danni ingenti ai propri mobili in quanto essi si nutrono della polpa del legno. Hanno una forma cilindrica e raggiungono lunghezze che vanno dai i 3 ai 5 mm.
Per bloccare una loro infestazione si ricorre spesso a degli appositi insetticidi liquidi; essi però agiscono soltanto sugli insetti senza intaccare minimamente la qualità del legno.
Alcuni segnali inconfondibili
Come specificato prima, la presenza di fori sulle superfici legnose indica che lo sviluppo è già terminato: internamente il legno avrà soltanto il solco, ma esso può rappresentare una minaccia per i fusti vivi e per l’integrità del mobile o qualsiasi manufatto prodotto in legno.
Gli anobidi tendono a preferire l’ambiente domestico perchè ovviamente non vi sono agenti atmosferici che possano intaccare la temperatura e l’umidità ed i legni utilizzati per fabbricare i mobili sono più semplici da digerire.
Per evitare danni ingenti, quando ci si accorge dell’infestazione da anobidi è sempre consigliabile rivolgersi a degli esperti del settore che celermente risolveranno il problema senza ulteriori danni.
Come prevenire l’infestazione
Vi sono dei trattamenti antitarlo utilizzati per prevenire l’avvento di tarli, da utilizzare sul mobile: in assenza di questi provvedimenti gli anobidi sono in grado di attaccare fino alla parte più profonda del legno.
Ogni componente costituito in legno per loro è fonte di cibo, in alcune parti trovano proteine, in altre cellulosa, quindi per questo motivo sono interessati all’intero blocco del legno.
Per tale motivo gli anobidi possono attaccare anche legno molto antico, al contrario dei lictidi che invece non possiedono il corredo enzimatico utile per degradare i polisaccaridi complessi.
Questo tarlo attacca sia legni teneri che duri; la larva è in grado di nutrirsi di qualsiasi materiale ligneo grazie a particolari enzimi presenti nel suo intestino, prediligendo legnami coma la quercia e legni stagionati.
Il loro attacco è influenzato dalla stagionatura del legno: se il legno viene stagionato naturalmente, i tempi sono lunghi.
Durante il processo di stagionatura le cellule legnose si svuotano, diminuisce cioè il loro tenore idrico; il legno alla fine del processo è costituito dalle sole pareti cellulari.
Anche la temperatura copre un ruolo importante nell’infestazione da anobidi, in quanto in ambienti riscaldati, dopo pochi mesi iniziano a comparire fori tipici della loro presenza.
I danni che provocano questi insetti non sono da poco, la loro attività, è lenta ma costante; ecco perchè diventa necessario rivolgersi a dei veri e propri professionisti, in quanto la loro presenza potrebbe provocare anche danni alla salute dell’uomo, dal momento che una loro eventuale puntura provocherebbe l’avvento di vesciche e dermatiti allergiche.
In poche parole, per evitare che il problema degeneri, creando danni alla persona e danni economici ed anche affettivi, soprattutto se si tratta di mobili antichi di famiglia, è bene essere reattivi e sapere a chi rivolgersi.