Ogni anno, si eseguono migliaia di interventi di chirurgia del seno. C’è chi ricorre alle operazioni di chirurgia mammaria per aumentare di qualche taglia il proprio décolleté, chi invece lo fa per ridurlo e chi infine sceglie di ricorrervi per donare al proprio seno un aspetto semplicemente più tonico e armonico. Ma quali sono le procedure chirurgiche eseguite per donare nuova bellezza al seno? E come possiamo scegliere quella più indicata al nostro seno? Ecco qualcosa da sapere.
LA MASTOPLASTICA ADDITIVA
L’intervento di mastoplastica additiva è tra gli interventi più richiesti ed eseguiti da sempre rappresentando la soluzione ideale per le tante donne che vogliono avere un seno più pieno e tonico. La procedura è infatti indicata per aumentare il volume del décolleté e correggere seni poco sviluppati, con scarsa proiezione e forma. L’intervento è inoltre indicato per la correzione di alcuni difetti del seno come quello tuberoso o l’asimmetria mammaria.
Per offrire un nuovo seno l’operazione prevede l’utilizzo di protesi in silicone disponibili in varie forme e volume. Più scelta equivale quindi a più possibilità di offrire alle donne il seno che desiderano! Ma attenzione a non esagerare e rispettare armonia e bellezza del proprio seno e le proporzioni del corpo. La scelta delle protesi si rivela fondamentale per il risultato dell’intervento e perciò è opportuno valutare sotto la guida attenta del chirurgo quale impianto mammario utilizzare.
LA RIDUZIONE DEL SENO
Aumentare il seno non è però desiderio di tutte le donne! Alcune infatti, scelgono la chirurgia per ridurre di qualche taglio il proprio décolleté. L’operazione eseguita in questi casi è la mastoplastica riduttiva, la procedura che permette di ottenere un seno più proporzionato al proprio corpo e correggere, se serve, l’assenza di tonicità ed elasticità della pelle.
Per chi ricorre a questo intervento non manca però la paura di trovarsi con qualche cicatrice più o meno evidente. La mastoplastica riduttiva prevede infatti diverse incisioni per eseguire una corretta riduzione del seno, ma facciamo un pò di chiarezza sulla questione “cicatrici”.
Nel tempo, quelli che in un primo momento possono essere suture ed esiti cicatriziali visibili, diventeranno segni del tutto inevidenti. Sottili, sbiadite e poco visibili, a distanza di mesi le cicatrici saranno solo un ricordo; e se qualcuna dovesse rivelarsi ancora a distanza di mesi, può essere utile sottoporsi a qualche seduta di laserterapia.
IL LIFTING PER SOLLEVARE IL SENO
Tutte conoscono le operazioni per aumentare e ridurre il seno ma poche sanno che la chirurgia permette anche di sollevarlo quando ha perso tono ed elasticità. L’intervento antietà, e non solo, per il seno è il lifting mammario anche noto come mastopessi.
Sono soprattutto le donne tra i 40 e i 50 anni e le neomamme a concedersi principalmente un seno più sodo e alto, intenzionate a correggere l’effetto “svuotato” che si presenta in seguito all’allattamento, alla gravidanza e all’invecchiamento della pelle.
La mastopessi è infatti un intervento consigliato nei casi di seni cadenti, non più tonici ma comunque di buona taglia. Sarà a discrezione del chirurgo a seconda dello stato della paziente, stabilire se le protesi saranno necessarie o meno. In alcuni casi infatti, per ottimizzare il risultato della mastopessi, può essere utile aumentare il volume dei seni, inserendo un impianto mammario, proprio come quello utilizzato per le operazioni di mastoplastica additiva.
QUALE INTERVENTO SCEGLIERE?
A questo punto non resta che scegliere l’intervento chirurgico. Ma come?
Un buon chirurgo plastico saprà consigliare la procedura mammaria più indicata al proprio caso. Solo eseguendo una attenta anamnesi delle condizioni del seno e dopo le dovute valutazioni, il chirurgo potrà infatti stabilire come offrirvi un seno più bello, alto e tonico.