Siamo stati abituati per decenni a vedere che nel mondo la moda ha sempre proposto immagini e ideali lontanamente raggiungibili dalla maggior parte della popolazione mondiale.
Ciò comporta, specie, in individui facilmente suggestionabili una brutta sensazione, come sentirsi in qualche modo inferiore.
Si tratta di una situazione frustrante perché il desiderio di emulazione, creando dei falsi miti può esser pericoloso.
Chiunque, una mattina nel guardarsi allo specchio si può vedere inadatto o meno, ma ciò spesso capita anche perché i canoni standard pubblicizzati dai media sono ben diversi dall’immaginario collettivo, come se fosse un pianeta a parte.
Abbassandosi il livello di autostima, le persone vivono un senso di inadeguatezza che delle volte può sfociare in una vera e propria patologia.
In passato non vi era la cura verso la sensibilizzazione del prossimo: siamo tutti esseri umani coi nostri pregi e i nostri difetti e chiunque può sentirsi inadeguato rispetto all’accettazione del proprio io.
Tutto ciò può causare stress emozionale che provoca disturbi alimentari come bulimia o anoressia nei casi gravi.
Ma fortunatamente si sta assistendo ad un’inversione di tendenza: la grande campagna “be positve” insieme al curvy love partiti per sensibilizzare l’intero mondo della moda nascono per evitare che ci si possa vergognare dei propri difetti estetici.
La non accettazione del proprio corpo è preoccupante anche perché un soggetto particolarmente sensibile può arrivare a ricorrere a diversi trattamenti estetici che se divengono invasivi, possono essere un vero problema.
Una sorta di circolo vizioso si crea e difficilmente muta nel momento in cui ci si rende conto che i modelli di riferimento sono alquanto irraggiungibili.
Accettarsi per sentirsi più belle
L’accettazione del proprio aspetto fisico è il primissimo passo verso una propria autostima perché in mancanza di quest’ultima è difficile uscire da un vortice pericoloso dei canoni di bellezza nel quale ci si vuol far “ingabbiare”.
I media ed il settore della moda in questo hanno capito finalmente che svolgono un ruolo centrale e, soprattutto, fondamentale.
Se da loro parte l’idea che non esiste un solo esempio estetico positivo e che tutto il resto sia un errore, il singolo individuo sarà più predisposto psicologicamente ad aiutare il proprio corpo a migliorare ma senza bisturi o problematiche di fondo suddette.
Negli ultimi anni tra campagne di sensibilizzazione e la presa di coscienza da parte di tutti la strada intrapresa è ben diversa e definita.
Nelle pubblicità, nelle passerelle non sfilano più soltanto taglie talvolta irraggiungibili ma degli esempi di donne in salute, che vedono il concetto stesso di bellezza sotto una nuova luce, stravolto totalmente, per fortuna, rispetto al passato.
Tale accettazione comporta un miglioramento a livello psicologico soprattutto per le persone più sensibili al problema e, cosa che non guasta, il mercato della moda ha subito forti incrementi dovuti ad un ampliamento di produzione di capi che prima non sarebbero mai stati pensati.
A conti fatti il discorso relativo ad un’accettazione da parte del mondo della moda di modelle curvy ha dato da una parte la possibilità a tante persone di vestirsi in maniera differente e sentirsi più belle e dall’altro ha fatto avere un notevole incremento di guadagni per l’intera industria che in passato stava sfiorando il collasso perché stava per divenire fine a se stessa.