Andrologo, cosa fa e quando è consigliabile andarci
La salute è uno degli elementi più importanti che tutti noi possiamo avere, ed è proprio questo il motivo per cui occorre tenerci sempre sotto controllo con delle visite mediche specialistiche effettuate periodicamente. Difatti, il sistema sanitario nazionale ha redatto delle linee guida in fatto di prevenzione, stabilendo quali sono le visite mediche specialistiche che chiunque debba fare ad una determinata età per poter tutelare la propria salute. Una di questa è quella andrologica, tuttavia c’è sempre molta imprecisione nello spiegare cosa questo specialista fa e come avviene la visita, ma sono anche incerte le motivazioni per cui è necessario andarci.
Nell’articolo di oggi andremo a parlare proprio di questo, esponendo nel dettaglio la figura dell’andrologo, cosa fa e quando è consigliabile andarci per poter tutelare la propria salute.
Chi è l’andrologo?
L’andrologo è uno specialista laureato in medicina e chirurgia, e successivamente specializzato in andrologia, cioè la branca della medicina che si occupa di tutte le disfunzioni e le patologie a carico dell’apparato genitale maschile.
Vengono trattati tutti gli organi di questo apparato, dunque pene, testicoli, prostata, ma vengono anche analizzate quelle che sono le vie del concepimento. L’andrologo, quindi, si occupa anche delle disfunzioni riproduttive causate dalla sterilità maschile.
Cosa fa l’andrologo?
L’andrologo è uno dei professionisti più appropriati nel caso in cui si avessero delle disfunzioni a carico degli organi dell’apparato genitale maschile, ma anche per trattare delle problematiche di infertilità. Lui, in collaborazione con il ginecologo, infatti, si occupa anche della fecondazione in vitro e di tutto il necessario per poter mettere in atto la procreazione medicalmente assistita.
L’andrologia è una branca sia clinica che chirurgica, in quanto talvolta si può ricorrere alla sala operatoria per la risoluzione di alcune problematiche.
Quali sono le patologie che vengono trattate dall’andrologo
Le patologie che vengono trattate dall’andrologo sono: il pene piccolo, quello curvo, disfunzioni erettili, eiaculazione precoce, ma anche tutti quelli relativi all’infertilità e alla sterilità maschile.
Vi è anche una branca chirurgica dell’andrologia, in quanto alcune di queste problematiche, dopo essere state diagnosticate mediante esami strumentali, devono essere trattate per via chirurgica in sala operatoria.
Quando è consigliabile andare a fare una visita specialistica dall’andrologo?
È consigliabile recarsi in una visita medica presso l’andrologo quando si hanno i disturbi sopra elencati, e questi potrebbero presentarsi ad ogni età.
C’è però da specificare che, anche in assenza di queste problematiche è fondamentale sottoporsi ad una visita medica specialistica una volta all’anno dopo aver superato in cinquant’anni, al fine di scongiurare qualsiasi tipologia di malattia che si può prevenire.
È molto importante effettuare periodicamente delle autopalpazioni ai propri organi genitali, sin dalla prima infanzia, al fine di individuare qualsiasi nodulo oppure linfonodo ingrossato e approfondire la situazione da un medico. Questo potrebbe anche individuare delle patologie quali il tumore, andando a neutralizzarlo prima che questo possa essere realmente dannoso per l’organismo.
Come si svolge la visita medica dall’andrologo?
La visita medica dall’andrologo parte prima di tutto con l’anamnesi del paziente, dunque con la raccolta dei suoi dati personali e clinici, nonché patologici sia prossimi che remoti.
Successivamente si procede con l’esame obbiettivo, il quale si compone della fase della palpazione all’organo genitale, volta ad individuare eventuali noduli oppure linfonodi ingrossati. Vi è poi l’osservazione del pene e dei testicoli per quanto concerne la forma, le dimensioni, e il loro aspetto, tutti elementi utili alla diagnosi medica.
Nel caso in cui vi fosse la necessità di approfondire eventuali quadri clinici, si potrà procedere con esami diagnostici strumentali da eseguire o in studio oppure in una struttura ospedaliera pubblica o privata.
Conclusioni
Sono diversi gli uomini che sono spaventati dal recarsi a questa visita medica, in quanto ancora oggi vi è una forte disinformazione su questa figura sanitaria, tuttavia effettuare dei controlli periodici all’apparato genitale è fondamentale per mettere in atto la prevenzione primaria, cioè quella volta all’evitare che si presenti una determinata patologia.
Non serve una motivazione per cui andare dall’andrologo, quindi occorre rispettare un calendario e le linee guida del sistema sanitario nazionale, che indicano che è necessario fare una visita annuale una volta superati i cinquanta. Prevenire è meglio che curare, dunque non possiamo che promuovere anche noi questa forma di prevenzione, molto valida ed efficace per poter riconoscere una patologia ed eliminarla sul nascere di essa!