Disinfettare in maniera adeguata una ferita è fondamentale per prevenire infezioni e danni, alcune volte anche molto gravi.
La nostra pelle svolge un’azione difensiva contro i microorganismi esterni, potenzialmente patogeni, ma nel momento in cui subisce una lesione, questa funzione non è più garantita e se non curata in maniera adeguata rischia di comprometterne l’integrità permettendo a batteri, funghi e virus di penetrare indisturbati nel nostro organismo.
Valutare la Ferita per Curarla in Maniera Adeguata
In base al tipo di ferita che ci siamo procurati vi sarà un diverso approccio per disinfettarla al meglio. Per questo è importante distinguere fin da subito la gravità del problema, classificando le diverse lesioni in ferite superficiali, ferite profonde e ferite penetranti.
Le ferite superficiali coinvolgono esclusivamente gli strati superficiale della pelle, come ad esempio piccole escoriazioni o piccole ferite. In questi casi sarà possibile trattarle a livello domestico utilizzando un semplice kit di medicazione comprendente un disinfettante, delle garze e dei cerotti.
Le ferite profonde invece sono quelle che vanno più in profondità compromettendo gli strati sottostanti la nostra cute e le ferite penetranti infine sono quelle che raggiungono una delle grandi cavità: celebrale, toracica o addominale.
In entrambi i casi, la cosa più giusta da fare è quella di rivolgersi al proprio medico e qualora non fosse possibile, recarsi al più vicino pronto soccorso. Tali ferite infatti, essendo molto profonde provocano la perdita di una grande quantità di sangue che potrebbe compromettere anche organi vitali.
Le ferite possono però essere classificate anche in base all’oggetto che le ha determinate: ferite da punta, ferite da taglio e ferite lacero-contuse che verranno successivamente associate ad una di quelle descritte sopra.
Ma Come Disinfettare una Ferita?
Come già detto le ferite profonde e quelle penetranti richiedono il necessario intervento di personale specializzato, quindi in questa breve guida ci soffermeremo esclusivamente sulla modalità più giusta per disinfettare ferite superficiali, quelle che possono accadere nel quotidiano ad ognuno di noi.
Per prima cosa dovrai lavare accuratamente le mani e qualora fosse possibile indossare dei guanti in lattice. Dopodiché dovrai prestare attenzione alla ferita osservandola attentamente e rimuovendo eventuali corpi estranei: schegge di legno, terra, vetro o qualsiasi altro tipo di materiale. Per farlo dovrai semplicemente utilizzare dell’acqua potabile e qualora ci fossero ulteriori residui all’interno della ferita dovrai rimuoverli utilizzando una pinzetta precedentemente sterilizzata.
Fatto questo, dobbiamo ora utilizzare appositi prodotti disinfettanti e procedere con la disinfezione della lesione con antisettici per la disinfezione della cute integra come prodotti a base di alcol etilico o alcol propillico o per la disinfezione della cute lesa come acqua ossigenata e clorexidina. È importante prestare attenzione disinfettando tutta la superficie lesionata tenendo conto che la reazione può verificarsi anche dopo qualche minuto, ed infine procedere con la protezione dall’ambiente esterno.
Per quest’ultimo passaggio potremo utilizzare bende o garze sterili. È importante ricordare di non utilizzare il cotone idrofilo per la disinfezione delle ferite in quanto potrebbe rilasciare piccole fibre che potrebbero penetrare all’interno della ferita e provocare infezioni.
L’ultimo consiglio è quello di tenere sotto controllo per diversi giorni anche le ferite più superficiali fino a completa guarigione per scagionare il rischio di complicazioni.