La candida vaginale (e in generale l’infezione da Candida Albicans) può essere davvero fastidiosa ed impedire a chi ne soffre un corretto svolgimento delle attività quotidiane. Ma come si incappa in questo fungo, quali sono i sintomi che provoca e, soprattutto, è possibile curare definitivamente la candida vaginale? Cerchiamo di capirlo in questo articolo.
Cos’è la candida e come si origina
La Candida Albicans è un particolare tipo di fungo che in condizioni normali “alloggia” nel nostro organismo, all’interno del cavo orale, dell’intestino e degli organi genitali, senza portare alcuna conseguenza perché ben controllata dal sistema immunitario. In determinate circostanze, invece, può accadere che i saccaromiceti di cui è costituita la Candida “si scatenino” ed attacchino gli organi in cui vivono. Succede ad esempio se si ha un abbassamento delle difese immunitarie, appunto; un diabete non diagnosticato; se si esce da una terapia antibiotica molto aggressiva oppure se si fa un uso eccessivo di detergenti o deodoranti vaginali, che possono aver alterato la flora batterica. Va detto che anche un utilizzo promiscuo di asciugamani o biancheria utilizzata da persone infette può essere all’origine dell’infezione.
I sintomi dell’infezione da candida
Una volta che l’infezione avrà avuto inizio, i sintomi possono presentarsi a carico dell’organo colpito. Si potranno perciò avvertire: un’infiammazione e delle lesioni a livello del cavo orale, con lingua e patina bianca (detta anche “Mughetto”), gonfiore e fastidi addominali, oppure bruciore e prurito intenso con perdite biancastre se il fungo si è attivato a livello vaginale. Talvolta il prurito è così insopportabile che lo sfregamento produce delle vere e proprie piaghe! Nella candida vaginale a tutto questo si accompagna la maggiore frequenza ad urinare e il dolore durante i rapporti sessuali. Come fare allora per liberarsi di questa infezione?
I rimedi per curare la candida: uno stile di vita sano e antimicotici
Prima di passare ad elencare i rimedi per ostacolare e sconfiggere le infezioni da candida, occorre sottolineare il fatto che uno stile di vita poco sano può favorire un ambiente consono a questo fungo. Ecco dunque che sarebbe preferibile non fumare ed evitare di assumere alcolici. Una sana alimentazione può aiutare molto in proposito: dal momento che la candida si nutre letteralmente di zuccheri, eliminare o ridurre drasticamente dolci e carboidrati potrà giovare. È preferibile anche tenersi alla larga dai troppi grassi e dalle bibite zuccherate. Oltre a ciò, si potranno utilizzare delle pomate o delle lozioni a base di antimicotici, come il clotrimazolo.
Le cure definitive passano proprio dal cambiare le proprie abitudini
Fatte queste premesse, la domanda resta: come curare definitivamente la candida vaginale? Ovviamente la diagnosi deve essere effettuata da un medico (un ginecologo, un gastroenterologo o dermatologo), che dopo una visita accurata potrà prescrivere delle analisi approfondite. Di solito viene prescritto un tampone vaginale, oppure orale, a cui seguirà un esame colturale. Successivamente, se l’infezione verrà confermata, allora l’approccio di attacco potrà essere quello farmacologico, soprattutto per evitare che la candida si propaghi ad altri organi e diventi un’infezione sistemica (quadro molto pericoloso). Il medico potrà allora prescrivere un ciclo di antimicotici che risolverà l’infezione acuta in pochi giorni, ma per evitare recidive e curare definitivamente la candida vaginale bisognerà cambiare radicalmente le proprie abitudini. Questo risultato lo si otterrà agendo su più fronti: da quello alimentare (prediligendo certi alimenti piuttosto che altri) a quello dello stile di vita, dagli indumenti scelti o agli ambienti da frequentare (si pensi ad esempio a certe piscine o palestre). Insomma, la strategia di risoluzione contro la candida dovrà essere integrata e trasversale.