L’intervento per la cataratta è l’unica soluzione efficace e definitiva per questo tipo di malattia oculare.
Oggigiorno tale operazione viene effettuata in modalità ambulatoriale, in modo tale che il paziente possa rientrare a casa dopo poche ore successive all’intervento in questione.
Con le attuali tecnologie decisamente d’avanguardia usate per l’eliminazione di questo problema di salute, si può perfino evitare il fastidio di bendare l’occhio operato.
Ovviamente è molto importante che il paziente esegua in maniera scrupolosa tutte le indicazione che gli fornirà il suo medico, per poter così ottenere un recupero totale e veloce.
Questa tipologia d’intervento risulta essere molto sicura e valida, senza effetti collaterali nella maggioranza assoluta dei casi.
Oggigiorno tale operazione viene effettuata in modalità ambulatoriale, in modo tale che il paziente possa rientrare a casa dopo poche ore successive all’intervento in questione.
Con le attuali tecnologie decisamente d’avanguardia usate per l’eliminazione di questo problema di salute, si può perfino evitare il fastidio di bendare l’occhio operato.
Ovviamente è molto importante che il paziente esegua in maniera scrupolosa tutte le indicazione che gli fornirà il suo medico, per poter così ottenere un recupero totale e veloce.
Questa tipologia d’intervento risulta essere molto sicura e valida, senza effetti collaterali nella maggioranza assoluta dei casi.
Per effettuare l’operazione alla cataratta a Torino, vi consigliamo di rivolgervi allo studio di Luigi Emanuelli, specialista del settore da più di 16 anni.
Cos’è l’operazione di cataratta
Come è stato sottolineato precedentemente, mediante tale intervento si può risolvere in maniera definitiva il problema di salute concernente la cataratta.
Quest’ultima è precisamente una malattia dell’occhio caratterizzata da un progressivo effetto opacizzante del cristallino, essenziale per mettere a fuoco ciò che si sta guardando.
Tra le cause principali c’è indubbiamente l’eta avanzata, difatti molti di questi casi riguardano appunto le persone anziane.
Il procedimento chirurgico consiste nell’andare a rimuovere il “cristallino” opacizzato, inserendo poi una nuova lente intraoculare e denominata pure “cristallino” artificiale.
Il compito dell’artificiale è svolgere la stessa funzione attuata precedentemente dal cristallino naturale.
Quest’ultima è precisamente una malattia dell’occhio caratterizzata da un progressivo effetto opacizzante del cristallino, essenziale per mettere a fuoco ciò che si sta guardando.
Tra le cause principali c’è indubbiamente l’eta avanzata, difatti molti di questi casi riguardano appunto le persone anziane.
Il procedimento chirurgico consiste nell’andare a rimuovere il “cristallino” opacizzato, inserendo poi una nuova lente intraoculare e denominata pure “cristallino” artificiale.
Il compito dell’artificiale è svolgere la stessa funzione attuata precedentemente dal cristallino naturale.
Per quale motivo si effettua l’intervento
L’operazione di “cataratta” serve per ristabilire una visione estremamente chiara e limpida nei pazienti che hanno questa problematica a livello oculare.
Infatti il “cristallino” danneggiato viene sostituito da quello posto artificialmente, in modo tale da permettere al paziente di poter reintegrare le stesse condizioni visive che aveva prima del manifestarsi di tale patologia.
Per merito delle tecnologie innovative disponibili attualmente, durante il corso dell’intervento si possono pure risolvere altri problemi agli occhi, come per esempio la miopia.
Tutto questo è concretizzabile proprio grazie alle innovazioni svolte dalla ricerca, considerando che al giorno d’oggi c’è la disponibilità di svariate varianti delle lenti “intraoculari”. Queste si possono utilizzare per vari disturbi visivi e si possono andare a posizionare al posto del cristallino ormai leso.
Infatti il “cristallino” danneggiato viene sostituito da quello posto artificialmente, in modo tale da permettere al paziente di poter reintegrare le stesse condizioni visive che aveva prima del manifestarsi di tale patologia.
Per merito delle tecnologie innovative disponibili attualmente, durante il corso dell’intervento si possono pure risolvere altri problemi agli occhi, come per esempio la miopia.
Tutto questo è concretizzabile proprio grazie alle innovazioni svolte dalla ricerca, considerando che al giorno d’oggi c’è la disponibilità di svariate varianti delle lenti “intraoculari”. Queste si possono utilizzare per vari disturbi visivi e si possono andare a posizionare al posto del cristallino ormai leso.
Lo svolgimento dell’operazione di cataratta
È il chirurgo oculista a occuparsi di questo specifico intervento, visto che è l’unico specializzato per questo tipo di problema.
Seppur di genere ambulatoriale, in ogni caso deve essere eseguito da un professionista con valide capacità, per assicurare la sua riuscita e un agevole recupero di chi viene operato.
Per effettuare la sostituzione descritta poc’anzi, si usano tre tipi di tecniche: la facoemulsificazione e altre più esose che usano il femtolaser oppure il laser a femtosecondi.
L’operazione dura un lasso di tempo alquanto contenuto, ovvero approssimativamente una ventina di minuti.
Un aspetto da tener presente è che, prima di svolgere tale intervento, il paziente dovrà essere sottoposto a una visita molto minuziosa da parte di uno specialista.
Seppur di genere ambulatoriale, in ogni caso deve essere eseguito da un professionista con valide capacità, per assicurare la sua riuscita e un agevole recupero di chi viene operato.
Per effettuare la sostituzione descritta poc’anzi, si usano tre tipi di tecniche: la facoemulsificazione e altre più esose che usano il femtolaser oppure il laser a femtosecondi.
L’operazione dura un lasso di tempo alquanto contenuto, ovvero approssimativamente una ventina di minuti.
Un aspetto da tener presente è che, prima di svolgere tale intervento, il paziente dovrà essere sottoposto a una visita molto minuziosa da parte di uno specialista.
Fase di recupero
Con le attuali tecniche d’avanguardia, la ripresa risulta piuttosto veloce.
Dopo circa due ore dalla fine dell’intervento il paziente può tornare a casa sua, assicurandosi però di adoperare degli occhiali da sole come forma protettiva nei confronti dei propri occhi.
Generalmente il giorno seguente deve fare una visita di controllo e gli verranno prescritti dei colliri appositi.
La seconda visita si svolgerà dopo circa una ventina di giorni dalla prima. La tempistica è comunque soggettiva, quindi può cambiare da un paziente all’altro.
Nell’arco massimo di un paio di mesi la persona operata potrà ritenersi completamente guarita e con un totale recupero.
Dopo circa due ore dalla fine dell’intervento il paziente può tornare a casa sua, assicurandosi però di adoperare degli occhiali da sole come forma protettiva nei confronti dei propri occhi.
Generalmente il giorno seguente deve fare una visita di controllo e gli verranno prescritti dei colliri appositi.
La seconda visita si svolgerà dopo circa una ventina di giorni dalla prima. La tempistica è comunque soggettiva, quindi può cambiare da un paziente all’altro.
Nell’arco massimo di un paio di mesi la persona operata potrà ritenersi completamente guarita e con un totale recupero.