Le ragioni dell’aumentato appeal delle Canarie
Quali sono gli interventi avvenuti nella normativa fiscale spagnola tali da rendere le Canarie così attraenti agli occhi dei contribuenti italiani?
La disciplina tributaria spagnola non è cambiata negli ultimi anni, ma quella italiana sì, ed è divenuta sempre più gravosa, per privati e aziende.
Così, il gap di convenienza che c’è sempre stato tra l’imposizione iberica e quella italiana è aumentato ancor di più, tanto da invogliare molti nostri connazionali a stabilirsi alle Canarie e a trasferirvi anche l’attività.
Oltre a un costo della vita più basso di quello di casa nostra, le Canarie beneficiano di un regime impositivo agevolato in quanto territori periferici: questo, considerate anche le minori aliquote tributarie previste dalle norme spagnole rispetto alla legislazione italiana, rende tali luoghi particolarmente convenienti.
Va precisato un aspetto molto importante e che spesso genera confusione: le Canarie non sono un paradiso fiscale, non c’entrano nulla con gli Stati inseriti nella black list dei “Tax Haven” e con la tutela della privacy degli investitori, come avviene in altri Paesi che, tutt’oggi, conservano il segreto sui capitali esteri ivi investiti.
Imposte dirette sui redditi d’impresa e altri tributi societari
Secondo la fiscalità delle Canarie, le ridotte aliquote d’imposta relative ai redditi societari consentono di ottenere un risparmio del 23% circa rispetto alla tassazione che simili redditi subiscono in Italia.
Questo beneficio è il risultato di un prelievo inferiore in termini di imposta e di una maggiore possibilità di deduzione dei costi dalla base imponibile della stessa.
Alcune società, operanti nei settori che rientrano nella ZEC, possono applicare imposte ulteriormente ribassate, ossia con un’aliquota del 4%, contro la nostra IRES del 27,50% alla quale si aggiunge l’IRAP al 3,90%.
A questo già evidente risparmio si aggiungono degli sconti mirati a favorire gli investimenti in imprese e beni immobili locali, che si traducono in una detassazione degli utili delle società che vengono impiegati per acquistare immobili siti nelle Canarie o per avviare attività di commercio dei prodotti del territorio.
In più, sia a livello burocratico che tributario, vi è uno snellimento nelle procedure di costituzione di nuove società e concessione di licenze commerciali, nonché un’importante esenzione delle tasse camerali e comunali.
Aliquote IVA e tassazione del reddito delle persone fisiche
L’imposta sul valore aggiunto del regime fiscale delle Canarie (IGIC, corrispondente alla nostra IVA) ha un’aliquota massima pari al 13,5%, che si abbassa al 7% per i beni considerati di prima necessità (come gli alimenti) e arriva allo zero nel caso di acquisto di prodotti informatici e hi-tech.
Quest’imposizione ridotta, com’è intuibile, si riflette positivamente sulla produttività delle aziende, che riescono a mantenere un prezzo di mercato competitivo e basso di beni e servizi: tale fattore, a sua volta, ha un impatto altrettanto positivo sui consumi e sul costo della vita.
Inoltre, le famiglie subiscono un prelievo fiscale ribassato: il reddito imponibile, secondo le normative tributarie vigenti alle Canarie, viene ridotto da sgravi e detassazioni (per famigliari a carico, spese per immobili, età anagrafica e altre) notevolmente superiori rispetto alle detrazioni ammesse dal nostro TUIR.