Si è aperta presso Palazzo Lascaris la mostra che omaggia i piatti umili e le valorose tavole dei lavoratori italiani: “Fame di lavoro – Storie di gastronomie operaie”. Le soluzioni gastronomiche semplici delle mense delle fabbriche, i cibi portati da casa dagli operai e raccolti nei contenitori detti baracchini, i tramezzini e gli spuntini mangianti in fretta nelle pause pranzo dal lavoro, ottengono tutti riconoscimento e dignità culinaria, e diventano il mezzo con cui raccontare la storia lavorativa di un paese intero. Insieme al Rettore del dipartimento di Scienze Gastronomiche dell’Università di Pollenzo, Piercarlo Grimaldi, al presidente di Slow Food, Carlo Petrini, e al presidente dell’Associazione Culturale Kòres, Alba Zanini, ha presenziato all’inaugurazione della mostra anche Mauro Laus, Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, per portare la giusta attenzione delle autorità regionali su un’iniziativa così significativa, ospitata proprio nella sede del Consiglio Regionale.
Viaggio nella storia gastronomica dei lavoratori delle fabbriche
Le storie operaie di cucina e gastronomia sono presentate al pubblico attraverso una raccolta di oggetti storici e fotografie d’epoca, organizzati in un percorso espositivo curato dallo stesso Consiglio Regionale piemontese, guidato dal presidente Mario Laus, in collaborazione con l’Associazione Culturale Kòres e la facoltà di Scienze Gastronomiche dell’Università degli Studi di Pollenzo. L’Università di Pollenzo si è infatti occupata di condurre lo studio che ha investigato le abitudini e le usanze degli operai e dei lavoratori delle fabbriche fra gli anni ’60 e ’80 di tutta Italia e in particolare del Piemonte, focalizzandosi sulle loro consuetudini alimentari. L’idea della mostra viene dal presidente di Slow Food, Carlo Grimaldi, per riportare i racconti di vita degli operai e mostrare il cambiamento delle abitudini gastronomiche nei decenni, con la trasformazione della società centrosettentrionale da agricola a industriale. E all’inaugurazione della mostra sono stati presenti alcuni degli stessi ex-operai immortalati nelle foto esposte, che hanno vissuto sulla loro pelle il paggio da una cucina agricola a uno stile di alimentazione di massa influenzato dai tempi della fabbrica. I cambiamenti attraversati dal Piemonte nel dopoguerra e tutte le conseguenze alimentari provocate dalla crescita accelerata di industria e produzione sono portati alle luci della storia da questa mostra completa e suggestiva.
Come scoprire la storia gastronomica operaia
La mostra, inaugurata dal presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Mauro Laus il 26 maggio, è aperta liberamente al pubblico con ingresso gratuito dal 27 maggio al 22 luglio presso la sede del Consiglio, Palazzo Lascaris in via Alfieri 15, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 18. La mostra è un’importante guida che aprirà gli occhi a tutti i suoi visitatori sulla creatività gastronomica anche in contesti limitati e ritmi serrati, in cui il cibo diventa il modo per risanare la società e saziare l’endemica fame di lavoro dell’uomo.