Ci sono tanti settori che si sono dovuti fermare, a malincuore, per via della pandemia e che solo negli ultimi tempi stanno riprendendo a lavorare a pieno regime. Ce ne sono altri, però, che oltre a non essersi mai fermati neanche per un giorno, hanno incrementato la mole di lavoro fornendo un servizio fondamentale a tutti i cittadini.
Di quest’ultima categoria fa sicuramente parte il settore dei trasporti, quello di cui fa parte la Luigi Cozza Trasporti, azienda nata negli anni ’40 e diventata ormai un pilastro nel settore dei trasporti italiani e internazionali. Per far capire l’entità e la mole di lavoro dell’azienda siciliana è sufficiente citare le oltre 120 partenze giornaliere che avvengono dalla sede principale oltre a quelle che partono da tutte le interlinee e filiali.
Nel corso dell’ultimo decennio la Luigi Cozza Trasporti ha integrato la propria esperienza nel settore del trasporto con la specializzazione nel settore della logistica, conservazione generi alimentari, trasporto merci pericolose e trasporto internazionale per garantire ai propri clienti un servizio completo e personalizzato. Ha inoltre instaurato delle partnership con i maggiori spedizionieri esteri e con compagnie di navigazione come la Grimaldi Lines per garantire, partenze regolari e sicure verso tutta Europa.
L’azienda catanese si occuperà anche delle fasi di ritiro, stoccaggio, del carico e scarico della merce, la preparazione delle spedizioni, l’inoltro, la consegna e le attività accessorie di confezionamento, imballaggio, gestione dei pallet ed etichettatura.
Perché scegliere Luigi Cozza Trasporti?
Ogni regione d’Italia e la maggior parte delle città da Nord e Sud sono coperte dalle rotte effettuate dalla Luigi Cozza Trasporti. Anche riguardo all’estero, però, l’azienda siciliana sta rafforzando la sua presenza in modo massiccio: ultimamente sono state aggiunte delle rotte verso la Germania che vanno ad aggiungersi a quelle verso Spagna, Tunisia e Grecia.
Oltre a questa massiccia copertura del territorio Nazionale ed Internazionale bisogna aggiungere anche il fatto di utilizzare mezzi a basso impatto ambientale che utilizzano il combustibile LNG, sigla che sta per gas naturale liquefatto ed è considerato uno dei tipi di combustibile fossile più puliti e meno inquinanti al mondo. Questo combustibile LNG è un liquido considerato non corrosivo né tossico che si avvale di un gas a bassissimo impatto ambientale con emissioni praticamente nulle di CO2.
Poi c’è l’aspetto relativo alla solidarietà. L’azienda di Luigi Cozza, durante l’inizio della pandemia, ha supportato gli Enti Locali e Regionali mettendo a disposizione le sue risorse, i suoi magazzini, i mezzi di trasporto e tutta l’esperienza maturata nei settori del trasporto e della logistica. Il suo apporto ha consentito di supportare la Protezione Civile e il Sistema Sanitario Regionale per garantire nell’immediato gli approvvigionamenti necessari al sostentamento dei concittadini catanesi e non solo. Sono stati messi a disposizione anche i magazzini per conservare materiali sanitari e alimentari. E’ stato inoltre acquistato e trasportato un macchinario proveniente da Brescia per garantire la produzione di mascherine anche quando questi dispositivi scarseggiavano in tutta Italia e combattere il Covid.
Infine, l’aspetto non meno importante è relativo all’aumento del personale interno all’azienda e relativo all’aspetto delle quote rosa, da sempre uno dei pilastri dell’azienda siciliana.
Riguardo al primo aspetto basti pensare che la LCT fa registrare una crescita occupazionale del 67,3% rispetto al 2017. Ciò ha portato ad un aumento occupazionale oltre che economico con il passaggio da 257 a 430 dipendenti in un solo triennio. Una boccata d’aria fresca per tutti coloro che sono riusciti ad entrare in quest’azienda seria, professionale e internazionale.
L’aumento delle donne all’interno dell’organigramma aziendale ha riguardato in particolar modo il settore amministrativo e della governance aziendale dove su oltre 70 dipendenti la metà sono donne. Sia chiaro che le assunzioni sono fatte sempre secondo una pura logica meritocratica. A tal proposito basti pensare che, anche il CEO dell’azienda è una donna, ovvero la dottoressa Anna Cacciaguerra.