MBA: periodo di declino?
Vale ancora un Master in business administration?
A fornire la risposta sono per primi quelli che ne hanno sperimentato la validità attraverso la propria esperienza lavorativa. E non saranno pochi quelli che daranno un giudizio positivo, perché, numeri alla mano, non è difficile contare quanti sono riusciti nel tanto sperato avanzamento di carriera. La fotografia della situazione attuale deprime però ogni fiducia su questo titolo, che può essere considerato davvero un non plus ultra. Si osserva da una parte un trend di continua innovazione, ma dall’altra una crisi che enfatizza false aspettative. Il mondo dell’impresa è oggi poco attrattivo per i giovani professionisti, spesso gelati da retribuzioni non all’altezza della propria qualifica. Pur di fronte a posti allettanti, alla prova del say on pay si torna a considerazioni di antico sapore. La cattiva politica della remunerazione ha senz’altro affondato il valore anche di questo graduate.
Un master in business administration è ancora un must
Una forma di long learning è un’opportunità in più nel mondo del lavoro.
Bisogna abbandonare la prospettiva solo locale, perché le opportunità di business non le determina solo il contesto nazionale. Le aziende cis e transfrontaliere sono ormai coinvolte in una dinamica di internazionalizzazione e questo slancio deve avere anche la formazione. Un MBA è all’altezza della realtà economica, visto anche un panorama in cui nuove forme di business, modalità commerciali e internet sono sempre più strettamente integrati. Questo programma formativo abitua ad una missione imprenditoriale e a reggere la competizione con altre figure di alta statura professionale. Sono certamente da evitare offerte didattiche che si presentano con una chiusura formale rispetto al mondo del business, senza offrire un contatto diretto con quest’ultimo. Le migliori business school sono quellie che hanno realizzato una vera compenetrazione con il mondo dell’impresa, facendo dell’interazione con i suoi rappresentanti un canale privilegiato d’insegnamento.
BBS: prima della classe tra le business school
Una scuola che investe sulla “professionalizzazione”.
La Bologna Business School si è conquistata un posto di merito nella geografia scolastica, presentandosi come un crocevia di esperienze da ogni prospettiva della didattica, grazie al continuo engagement con le imprese. Un master alla BBS è una garanzia d’aggiornamento, dedicata soprattutto a professionisti già del campo che vogliano fare il famoso “salto” e svolgere un training on the job.
Oltre alle varie discipline d’ordinanza, sono stati articolati nuovi moduli, vero peso specifico per il riconoscimento dagli osservatori internazionali. Il rinnovo della formula didattica è stato determinato da un cambio di paradigma che ha portato a privilegiare modalità di studio seminariali e di laboratorio, soprattutto per affinare le competenze di rete. Un focus particolare viene posto su tutto l’apparato informatico, ormai diventata altra leva strategica del business: dalla marketing analytics alle soft skill generali.
Oltre al coaching face-to-face è stato approntato anche il sistema dello smart learning, una formula per flessibilizzare e massimizzare l’apprendimento nelle varie attività. Si può prendere comunque come una promessa affidabile l’avanzamento offerto in particolare dal Global MBA. È articolato in sei specializzazioni, per ogni ambito d’impresa, con corsi full-time in italiano o inglese, oppure programmi brevi destinati agli executive. Il suo punto di forza è l’alleanza con istituzioni pubbliche e private per un’architettura formativa solida, tale da forgiare figure che sanno contribuire in prima persona allo sviluppo della propria azienda.