Le protesi dentali e i cambiamenti nel tempo
Le protesi dentali mobili subiscono dei cambiamenti nel tempo, nonostante magari ci sia ancora la presenza di alcuni denti naturali. L’osso tende a ritirarsi e quindi a far muovere la dentiera a distanza di qualche anno da quanto è stata impiantata.
E’ una reazione naturale del parodonto all’assenza delle radici naturali dei denti. I movimenti della dentiera possono provocare non pochi fastidi. La parte della gengiva artificiale è quella che dà più problemi, in quanto batte sulla zona sottostante e può provocare abrasioni, sanguinamenti fino a delle vere e proprie ulcere che non facilmente si chiudono.
In alcuni casi compare anche il mughetto, che dà origine a fastidiose ferrite che diventano anche dolorose finché non si chiudono. Nei casi più seri compaiono dei granulomi, che interessano l’osso sottostante e che vanno prontamente asportati in quanto scavano in profondità e provocano ulteriori problemi e infezioni.
A parte i fastidi iniziali a causa dell’abitudine che il parodonto e i mascellari devono acquisire con il tempo, i disturbi che fanno capo a una dentiera mobile compaiono inevitabilmente.
Per tale motivo è consigliabile recarsi dal proprio dentista per dei controlli periodici, già dopo 6 mesi dal primo utilizzo della protesi dentale.
In questo modo potrà apportare le necessarie modifiche perché scompaiono i fastidi e possiate tornare a mangiare e sorridere serenamente.
Nella maggior parte dei casi questi problemi compaiono dopo circa 5 anni.
Mantenere l’igiene delle protesi mobili
Un altro problema che presentano le protesi mobili è quello dell’accumulo di residui di cibo, che possono anche portare alla carie dei denti naturali ancora presenti. Inoltre, gli stessi residui rimangono incastrati tra gli agganci e la parte che ricopre il palato.
E’ buona abitudine lavare la dentiera dopo ogni pasto e la notte lasciarla in una soluzione igienizzata, anche per far riposare le gengive.