Quando siamo in un contesto sul risparmio energetico dobbiamo pensare che tutti noi possiamo tranquillamente compiere un’operazione semplice come evitare di lasciare le luci accese nelle stanze quando ci allontaniamo da esse, eppure queste semplici azioni non per tutti riescono e questo porta a nuove discussioni in ambito familiare. Quando arriva la temutissima fattura, con sopra riportati i dati riferiti al consumo energetico, la nostra mente ci riporta a quelle discussioni con dispiacere e ci ripromettiamo che non succederà più nel prossimo bimestre comportandoci in maniera differente nei confronti del consumo di energia, come per esempio cercando di limitare le ore in cui lasciamo acceso il boiler in tutto l’arco della giornata. Ovviamente una gestione attenta del consumo di energia è un modo semplice ed efficace per risparmiare denaro, ma forse non sarebbe meglio affrontare la situazione a viso aperto e iniziare a sostituire tutte le lampadine della propria dimora con nuovissime lampadine a LED che hanno un’alta efficienza e soprattutto un ottimo risparmio energetico?
Da quando tutti siamo entrati in un’ottica, che potremmo definire green, l’industria dell’illuminazione ha trovato e realizzato diverse soluzioni, incentrate su tecnologie di costruzione differenti da quella delle lampade ad incandescenza, inventata da Thomas Alva Edison nel 1878, inserendole nel mercato come assoluta novità, ma nessuna è riuscita a fare successo tanto quanto la tecnologia a LED.
Cosa significa LED?
La parola LED deriva dall’acronimo inglese preso dalle parole Light Emitting Diode, in pratica è un componente elettronico che se polarizzato riesce a trasformare l’energia elettrica in energia luminosa, con un minor consumo di corrente. Da quando fu inventato questo dispositivo opto elettronico, da Nick Holonyak Jr. nel 1962, i produttori elettronici hanno iniziato a fabbricare LED segnalatori (spie) dal principio di colore rosso passando poi ad altri colori, passando poi come fonte per retroilluminare i display a cristalli liquidi delle radio e dei telefoni cellulari, ma Alberto Barbieri nel 1995 nei laboratori dell’università di Cardiff iniziò la sua ricerca per poter riuscire ad avere LED luminosi con efficienza più alta. Da quei giorni fino ad arrivare ad oggi siamo riusciti a passare da LED che riuscivano a emettere pochi lumen per watt, fino al febbraio 2013 che sono riusciti a realizzare un LED che può emettere ben 276 lumen per watt con luce bianca, e temperatura di colore di 4401 K!
Dove comprare lampade LED?
Oggi sul mercato possiamo trovare un ampia scelta di lampade a LED e dovremo imparare a familiarizzare con loro e perfino a riconoscerle per poter sapere quali fanno al caso nostro, visto che dal 1 Settembre 2016 non potremo più trovare in commercio le lampadine ad incandescenza, come ha stabilito la direttiva europea del 2009 che prima ne ha vietato la produzione per poi in seguito vietarne il commercio. Ma a noi tutti rimane ancora un interrogativo a cui cercheremo ora di dare una risposta e cioè:
Come scegliere le lampade a LED?
Anche se questa rivoluzione è abbastanza recente, dobbiamo iniziare ad abituarci che non dovremo più ragionare in termini di potenza (Watt) ma bensì in termini di intensità del fascio luminoso per poter scegliere una lampadina adeguata per poter illuminare sufficientemente la nostra stanza. Partendo dal fatto che sarà sufficiente memorizzare in futuro che una lampadina vecchia ad incandescenza da 60W di potenza alimentata a 220V con corrente alternata a 50Hz emetterà un fascio luminoso all’incirca di 650 lumen. Quindi senza scendere in altri dettagli di illuminotecnica, possiamo considerare una lampada a LED che emette la stessa quantità di luce di una vecchia lampadina come degna sostituta, ma avremo in più un minor consumo energetico. Si dice che avremo una riduzione sulla potenza consumata quasi dell’80%! Infatti sappiamo che il 90% della potenza che assorbe una lampada ad incandescenza viene dispersa in calore e questo di certo non contribuisce ad aumentare la quantità di luce che viene emessa, ma bensì è tutta potenza che viene sprecata!
Quali alternative ci sono?
Certamente come in qualsiasi cosa ci sono sempre altre alternative possibili. Ad esempio sul mercato possiamo trovare anche lampade a fluorescenza compatte, realizzate seguendo le basi delle lampade al neon, ma che sappiamo che per ottenere una buona luminosità e una luce visibile dobbiamo attendere alcuni minuti dall’accensione. Quindi sono poco indicate in ambienti dove di solito ci si trattiene poco. Ci sono anche le lampade alogene che sono costruite in maniera simile a quelle utilizzate nelle autovetture che, però messe a confronto con il fascio luminoso emesso, la loro resa luminosa (usando termini di lumen/watt) decisamente inferiore rispetto alle lampadine a LED, come possiamo notare nella seguente tabella.
E per gli uffici?
Questo discorso che stiamo affrontando vale soprattutto anche per gli ambienti di lavoro, dove le luci di solito rimangono accese per tante ore consecutivamente, specialmente nei mesi più freddi, quando le condizioni di illuminazione naturale sono più scarse e la sera cala prima. Persino nelle fabbriche di trasformazione e produzione possiamo studiare le dovute condizioni di illuminazione andando incontro e avvalendoci ad un risparmio energetico non indifferente, adottando sistemi di illuminazione a LED.
Concludendo
La strada che ci troviamo da percorrere ormai è tutta in discesa infatti anche alcuni nostri comuni hanno già iniziato ad utilizzare lampade a LED per l’illuminazione e la segnaletica stradale, il percorso però è ancora lungo e per andare avanti tutti noi dovremo fare la nostra parte, accettando questo cambiamento che porterà sicuramente progresso e innovazione.
Se preferite, potrete chiedere consigli ai professionisti delle lampade a LED a Torino che sicuramente saranno lieti di potervi aiutare illustrandovi nel dettaglio le soluzioni che sono già state realizzate con sistemi di illuminazione studiati nei minimi dettagli per tutte le esigenze: dai negozi, agli uffici, per fabbriche e comuni, o per le grandi opere senza dimenticare le vostre abitazioni.
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