Chi ne capisce un po’ di cartomanzia capisce le sensazioni di svuotamento che prova il cartomante dopo il consulto ed è per questa ragione che dopo un determinato numero di persone, il professionista decide di smettere le sue interpretazioni.
Se continuasse, i suoi responsi sarebbero menzogneri ed ingannevoli e non per colpa sua ma semplicemente perché ha perduto l’energia necessaria che ha trasmesso ai consultanti ed ha bisogno di ricaricarsi.
Per farlo non c’è bisogno di qualche dispositivo perché il cartomante è una persona non un robot ma occorre soltanto riposarsi e volgere la mente al cosmo perché è questo che ricarica e permette di iniziare nuovamente un ciclo infinito in perfetto equilibrio con l’arte divinatoria che si intende mettere a disposizione della gente.
La carica di positività è di estrema importanza per il consultante perché permette di vedere le cose con un’ottica diversa.
Si acquisisce la consapevolezza che con ottimismo e buona volontà, i dispiaceri possono essere superati egregiamente.
Ci sono persone davvero provate dalla vita ma chi di noi non prova angustie, disagi o malesseri?
Non esiste persona al mondo che non abbia qualche problema d’amore, di lavoro, di salute o di inimicizia solo che alcuni affrontano le problematiche con una sorta di rassegnazione mentre altri se ne fanno quasi una malattia e non è raro che cadano in forte depressione.
Il compito del cartomante è quello di evitare che questo succeda.
Gli eventi non possono essere cambiati ma possono essere arginati con strategie atte a sistemare nel migliore dei modi le cose.
Il cartomante prevede cosa accadrà in un arco di tempo di sei mesi, non di più perché direbbe una bugia.
La cartomanzia offre questo tempo di previsione e in questo modo chi consulta la sua opinione può conoscere in tempo gli eventi e attraverso i validi consigli dell’operatore, potrebbe non eliminarli ma trovare il modo giusto per affrontarli.
Dopo il consulto tutto dipende da noi, dalla nostra forza di volontà, dal pensiero positivo che si deve inculcare nella nostra mente, cioè quello di poter riuscire a fare qualcosa perché le negatività possono essere combattute.
Chi ci ha dato la possibilità di conoscere i prossimi eventi della nostra vita ci ha indirizzato verso un mondo dove è possibile combattere, ci ha ricaricato di energia positiva proveniente dal cosmo, di aria nuova che ci dà la forza e non è poco.
Un buon cartomante informa di eventi che stanno per accadere e anche se non piacevoli, non intimorisce, non spaventa chi ha di fronte ma incute un senso di pace e tanta voglia di sicurezza.
Il cartomante è colui che in quel momento si priva della sue energia per donarla a chi è di fronte a lui perché è un essere umano come tutti con dei principi e dei valori che contraddistinguono una cartomanzia professionale. E’ un uomo o una donna con le sue debolezze ed i suoi punti di forza che molto probabilmente ha sofferto e comprende benissimo le angustie che opprimono chi è di fronte a lui.
Alla fine del consulto augura buona vita e non invita a tornare ma sarete voi a cercarlo se si è stabilità quella empatia necessaria.
Lo informerete e lo ringrazierete, specialmente se avete trovato riscontro nelle sue previsioni.