Un’attività sportiva che attira molti appassionati grazie al contatto con la natura e le abilità richieste, il kayak infatti può essere praticato in laghi, fiumi, ma anche in mare. Uno sport che ha visto una notevole diffusione anche grazie ai diversi centri, sorti in varie regioni italiane nel corso degli anni, che permettono non solo il noleggio kayak e delle attrezzature, ma offrono corsi di avviamento e organizzano uscite collettive ed escursioni, come avviene ad esempio con Paddle Lab.
Tale crescita di appassionati e diffusione in diversi Paesi, ha permesso a quest’attività di diventare ben presto sport olimpico e la nascita di varie specialità e tipi di competizioni in cui confrontarsi e gareggiare. Quali tipologie di gare appunto si effettuano nel kayak e, più generalmente, nella canoa? Andiamo a conoscere meglio questo aspetto di uno sport bello e suggestivo, ma al tempo stesso molto faticoso.
Si organizzano a livello nazionale ed internazionale diversi generi di gare: quelle di maratona, di velocità, di fondo e di discesa.
Nelle gare di maratona, gli atleti devono cimentarsi lungo un tragitto che può variare dai 12 fino ai 36 chilometri, in base alle categorie a cui appartengono. In questo genere di specialità sono anche previsti, solitamente ogni 5 chilometri, i cosiddetti “trasbordi”, cioè tratti in cui gli atleti devono tirar fuori dall’acqua il mezzo, portarlo a braccia e, dopo diverse decine di metri, rimetterlo in acqua. Naturalmente, il peso dei kayak utilizzati in questo tipo di gara tende ad essere inferiore di diversi chilogrammi rispetto ad altre specialità.
Nelle gare di velocità, gli atleti devono effettuare un percorso rettilineo, suddiviso in diverse corsie, di distanza variabile. Avremo quindi tracciati da 200 metri, da 500, da 1.000, per arrivare anche a 5.000. In questo tipo di competizioni si tende a vietare l’uso della scia, quindi ad obbligare gli atleti a restare nella parte centrale della propria corsia e non avvantaggiarsi dalle onde prodotte dagli avversari.
Nelle gare di fondo, la lunghezza del percorso tende a variare e si svolge generalmente in un circuito con diverse boe attorno alle quali gli atleti devono girare. Le distanze di tali percorsi si differenziano in base alla tipologia di imbarcazione utilizzata e all’età dei concorrenti. Infatti dai 16 anni in poi, sono previsti circuiti da 5.000 metri, mentre per atleti di età inferiore il percorso previsto è da 2.000 metri. Si organizzano comunque anche competizioni che partono dai 10.000 metri fino ad arrivare alla vera e propria maratona.
Di tutt’altro genere sono le gare di discesa, in cui gli atleti devono cimentarsi lungo i fiumi superando diversi ostacoli, quali rapide, rocce o paletti artificiali. Il tutto nel minor tempo possibile e compiendo meno errori degli avversari.