Tecniche di gestione e massimizzazione del budget di gioco
Una delle più annose questioni che ricade nella sfera personale e patrimoniale di uno scommettitore è il budget destinato alle scommesse. In particolar modo, i principali affanni attengono alla gestione e ottimizzazione delle risorse destinate al gioco. L’intento di quest’articolo è l’analisi di tale aspetto al fine di fornire consigli finalizzati ad arginare rovinose perdite, contribuendo ad una valida condotta strategica di gioco, che permetta di divertirsi realizzando perfino delle belle vincite. Prima di entrare in merito alla discussione è meritoria una premessa di metodo al fine di dare giusto valore e collocazione a tale articolo. Lo scrivente è un giocatore professionista ed opera sul mercato scommesse calcio da più di venti anni, e dopo tante bastonate ha dato una giusta dimensione al gioco e soprattutto l’approccio corretto ad esso. Inoltre, le scommesse sportive non rispondono ad una scienza esatta e non esistono metodi infallibili per la determinazione dei risultati. Tuttavia è possibile razionalizzare la strategia di gioco, pronosticando l’evento più probabile.
Budget di gioco tra economia e psicologia
Prima ancora di portare a termine una scommessa calcio o cimentarsi in attività di gioco ci si deve porre una domanda che richiede una risposta sensata e onesta. Quante risorse economiche posso destinare al gioco? Questa domanda potrebbe sembrare banale ma non lo è per niente. Porsi questa domanda e darsi una risposta onesta è il primo passo per acquisire una visione strategica sul mondo delle scommesse, da giocatore professionista. Molti inorridiscono di fronte a tale questione in quanto sono convinti che una florida disponibilità economica per cimentarsi nel gioco sia un indicatore di professionismo. Non è assolutamente vero, questo è un luogo comune che va sfatato. Un professionista è tale solo in riferimento al metodo di comportamento e ai risultati ottenuti. L’avvocato bravo non è quello con la parcella più alta bensì quello che vince le cause. Tale convinzione nasce dal fatto che la nostra umanità di scommettitori ci porta a ragionare col flusso di danaro, o meglio, la quantità di danaro.
Un professionista delle scommesse non ragiona in moneta bensì in percentuali. Chi riesce a ragionare in percentuali e non in moneta è vincente. Chi invece persevera a ragionare in moneta pretendendo di vincere migliaia di euro puntando solo 3 euro è un perdente e farà la felicità del bookmaker. Una volta destinata al gioco la somma proporzionata alla capacità economica personale, si passerà alla gestione del budget in termini materiali. Le risorse destinate al gioco vanno riferite sempre ad una fascia temporale (esempio: un mese, una settimana, un campionato etc.), una volta fatto ciò, esse non vanno modificate. Quindi prima della fine del tempo deciso non si devono ritirare vincite.
Le quote calcio e la virtù delle percentuali
Per un professionista delle scommesse calcistiche non esiste la squadra del cuore, la sensazione o il grande club. Un professionista basa la sua azione di gioco solo ed esclusivamente sui dati di fatto ed il fine ragionamento nella determinazione della quota giusta. Facciamo un po’ di chiarezza sulle quote e sulla loro determinazione. La quota scommessa può essere intesa come moltiplicatore del contratto di gioco ossia l’elemento che determina il pagamento del premio a fronte del verificarsi dell’evento pronosticato. Tale moltiplicatore è deciso in modo unilaterale dall’allibratore e non può essere oggetto di contrattazione, ovvero il singolo scommettitore non può influire sulla sua determinazione bensì decidere se scommettere o meno.
Il sito di scommesse propone le quote con un procedimento alquanto complesso che si basa su calcoli di probabilità, potenzialità delle squadre contendenti e principi di solvibilità economica (del bookmaker). In pratica, volendo descrivere il processo in modo semplice, la quota di un evento sportivo parte da assunti di calcolo delle probabilità per poi essere adattata da un team di esperti, che lavora per l’allibratore, alle realtà sportive. Gli esperti sportivi compiono un’analisi dell’evento valutando una serie di elementi (sportivi) che possono incidere sulla realizzazione dell’evento come ad esempio: fattore campo, efficienza fisica giocatori, rosa delle squadre, posizione in classifica, e tanto altro.
Le quote così determinate non sono ancora pronte per la contabilizzazione. Difatti esse vanno adattate al principio di solvibilità economica del sito scommesse. In pratica l’affidabilità di un allibratore è sempre dipesa dalla sua capacità di pagare i premi scommessa nell’immediatezza, pertanto la quota deve essere aggiustata, insieme a quelle di un intero palinsesto, affinché l’allibratore possa pagare i premi di tutti i vincitori. Insomma bisogna proporre una quota che rappresenti realmente il rischio che l’allibratore può sopportare economicamente. Per tale ragione è facile notare che quando il flusso di danaro aumenta su una determinato evento la quota tende a diminuire.
Da quanto esposto si comprende che la quota di una scommessa calcio è forviante. Scommettere su quote basse non significa essere certi che l’evento sortirà, sarebbe la rovina degli allibratori. Molto probabilmente la quota è bassa perché il bookmaker , al fine di garantire la solvibilità, la abbassa fino a rendere il rischio sostenibile, tuttavia non si esclude che si verifichi l’opposto. Quindi la migliore quota è quella che lo scommettitore elabora seguendo una corretta valutazione dell’evento con le stesse modalità seguite dal team di specialisti del bookmaker. I parametri da prendere in considerazione sono:
- fattore campo;
- classifica ;
- performance incontri precedenti;
- precedenti storici;
- terna arbitrale (e percentuale di errori);
- stabilità economica del club;
- infortuni, espulsioni e dissapori di spogliatoio;
- allenatori e successi;
- comparazione difesa-attacco;
- miglior risultato utile ad entrambe le squadre
Molti siti scommesse mettono a disposizione queste informazioni e solitamente sono raccolte in fogli di calcolo finemente curati e corredati di grafici statistici. Nonostante ciò, consigliamo di estrapolare le informazioni e scriverle di proprio pugno su fogli di carta. La migliore statistica è quella che si costruisce da soli in quanto lavorando sui numeri e scrivendo si colgono quelle sfumature e quei particolari che il più delle volte sfuggono.
Restringere il campo di azione
Appare chiaro che analizzare in modo concreto e coretto l’intero palinsesto è impossibile. Sui siti scommesse è facile notare la miriade di eventi. Per i meno esperti potrebbe sembrare un vantaggio, tuttavia non lo è per nulla. Un palinsesto affollato è un vantaggio per il bookmaker che riesce a distrarre lo scommettitore. Detto ciò è vivamente consigliato restringere l’attività di scommessa ad un singolo campionato: Serie A, Serie B oppure competizioni europee. Non ha senso partecipare a tutte le competizioni, sarebbe troppo dispendioso ed aumenta il rischio di perdere. Una volta scelto il campionato bisogna solo concentrarsi su pochi club. Ad esempio 6 club sono più che sufficienti. La scelta non deve essere casuale ma ponderata, quindi non si inizia a scommettere dalla prima giornata di campionato bensì dalla sesta in poi. Le giornate di attesa sono propedeutiche per la scelta delle squadre e le relative analisi investigative (come anticipato nel paragrafo precedente). Si consiglia di scegliere tre squadre di testa classifica ed altre tre di coda, in modo da diversificare le scommesse.
Giocate efficaci
Una volta determinato il budget di gioco, raccolte le informazioni e selezionate le squadre si può procedere alla determinazione dell’evento da giocare. Esistono diversi modi di giocare: il più pratico è quello della doppia giocata singola/tripletta. In pratica, si selezionano tre partite disputate da tre delle sei squadre che monitoriamo. Si gioca un ticket a giocata multipla sui tre eventi. Poi si sceglie il più probabile dei tre eventi e si effettua una puntata tale da recuperare la somma scommessa sui due ticket. In effetti si copre la somma di danaro puntata.
Questo sistema, che non è sempre infallibile, permetterà nel lungo termine di ammortizzare le spese di giocata. Detto ciò, non mi resta che augurarvi un duro lavoro di studio ed analisi al fine di massimizzare il budget di gioco.
Questo articolo è stato suggerito da: Paddy Power.