Definita la città “alta e strana”, Orvieto colpisce già quando si osserva dal basso, così arroccata sulla sua rupe di tufo: da lontano la cittadina umbra, soprattutto di notte, sembra sospesa nel cielo, mentre di giorno appare appena appoggiata alle nuvole. Nonostante sia molto piccola – si gira facilmente a piedi in un giorno – è un scrigno di arte, sia per le splendide opere architettoniche che la arricchiscono, sia per i suoi vicoli pieni di fiori, di botteghe artigianali, di ristoranti invitanti.
Il cuore della cittadina è il maestoso Duomo, meraviglia dell’arte gotica italiana: costruito per più di tre secoli da oltre venti artisti diversi, risale al 1290 e vanta un magnifico rosone, mosaici e affreschi bellissimi, e due cappelle ricche di opere come il reliquario di oro, argento e smalto, un vero capolavoro dell’oreficeria medievale.
Molto celebre anche il Pozzo di San Patrizio, chiamato così per la somiglianza con la cavità dove il Santo irlandese amava ritirarsi in preghiera. Questa meraviglia d’ingegneria fu costruita nel 1527 per assicurare a Orvieto l’acqua in ogni momento dell’anno, anche durante i periodi di assedio. Profondo 62 metri, il pozzo è interamente scavato nel tufo e raggiunge l’acqua che si trova sotto la rupe su cui è costruita la cittadina: il capolavoro della struttura sono le ampie scale elicoidali, una per la discesa e l’altra per la salita, illuminate da 72 finestre aperte verso il centro del pozzo. Sono 258 scalini per arrivare il fondo, e anche se la risalita è faticosa, lo spettacolo è assicurato.
Ma la terra sotto la cittadina nasconde altri segreti: sotto la rupe di tufo, infatti, si trova un’altra città, sotterranea e composta da oltre 1200 grotte, cunicoli, pozzi e cisterne. Scoperta per caso da pochi anni dopo una frana – anche se la leggenda circolava in paese da sempre – oggi è possibile visitarla grazie al progetto Orvieto Underground che accompagna i turisti alla scoperta di questo affascinante itinerario (rvieto underground.it).
E per uno sguardo completo su tutto il borgo, questa volta dal cielo, non perdete la Torre del Moro: si devono affrontare 250 gradini piuttosto impegnativi, ma una volta in cima il panorama è molto suggestivo, e a farvi compagnia troverete le campane che scandiscono le ore segnate dell’orologio sulla torre, in funzione dal 1885.
Qualche curiosità su Orvieto
- Il borgo di Orvieto è molto piccolo e tranquillamente visitabile a piedi. Proprio per evitare l’accesso alle macchine, la cittadina ha costruito una serie di parcheggi ai piedi della rupe su cui è arroccata, e poi ha costruito delle comode scale mobili che portano direttamente nel centro storico.
- Il nome Pozzo di San Patrizio si deve alla similitudine del luogo con la leggendaria caverna che si trovava su un’isola del Lough Derg, in Irlanda, meta di pellegrinaggio in epoca medievale.
- Orvieto è ricca di tradizioni: tra le più belle, il corteo storico rievocativo che coinvolge 400 figuranti, e la Festa della Palombella, risalente al Trecento, in cui viene fatta volare una colomba che poi si regala alla prima coppia di sposi di quel giorno.
- La tradizione enogastronomica di Orvieto è irresistibile: da provare gli umbrichelli, deliziosa pasta fatta a mano, la carne di chianina e il cinghiale. Altre particolarità sono la Pera di Monteleone, detta anche la “bistecca del contadino” per la sua consistenza, e il vino bianco Orvieto DOC.