Abitata da circa 200000 persone e seconda città lombarda per popolazione dopo Milano, Brescia conserva una storia particolare fatta di rinunce, conquiste, sanguinose battaglie e straordinari riconoscimenti artistici sia nel centro cittadino, sia in periferia. Caratterizzato da una forte presenza di fonti storiche relative al 1200 a.C. quello che oggi viene conosciuto come il centro cittadino è stato teatro di guerre, annessioni, battaglie per l’indipendenza e numerosi passi in avanti in termini di riqualificazione urbana di strade, chiese e palazzi d’interesse artistico.
Gli anni che precedono la nascita di Cristo
Secondo quanto rilevato da fonti storiche certe, Brescia presenta fin dalle sue origini alcune peculiarità che l’hanno portata varie volte al centro dell’attenzione da parte di numerosi critici e storici dell’arte. La sua origine risale al 1200 a.C, anno in cui una popolazione allora molto conosciuta ( i Liguri) andò ad insediarsi nei pressi del Colle Cidneo. Ed è da quel momento in poi che tutta la città cominciò a conoscere lunghi periodi di invasione: prima i Galli Cenomani, poi gli Insubri, successivamente i Romani, etc, si contesero terre e angoli di territorio ancora inesplorati. Il periodo romano è stato comunque un nuovo punto di partenza per tutta la città: gli abitanti del posto diventarono a tutti gli effetti cittadini di Roma, a seguito dell’annessione alla Repubblica.
Rinascimento e Risorgimento
Soprattutto durante il XVI secolo, Brescia vide consumarsi numerose battaglie. Quella che gli storici ricordano con maggiore fermento è quella datata 1512, allorquando le truppe francesi capitanate da Pierre Terrail de Bayard e Gaston de Foix-Nemours saccheggiarono la città: in quell’anno la stragrande maggioranza dei siti storici della città venne deturpata. Nella fattispecie, le autorità competenti veneziane decisero di abbattere qualsiasi edificio posto ad 1,5 km dalla cinta muraria. Lunghe ribellioni, conquiste e battaglie si perpetrarono nel tempo, senza mai conoscere alcun periodo di tregua. Durante il Risorgimento, l’intera città venne annessa al Lombardo – Veneto, facendo respirare ad abitanti del posto e a tutti i cittadini italiani un momento di stabilizzazione politica, economica e sociale. Le dieci giornate di Brescia, così come la successiva annessione al Regno d’Italia del 1860, furono gli avvenimenti storici che continuarono ad interessare sia il centro urbano, sia la periferia di quella che stava divenendo una città molto apprezzata sotto il profilo del decoro artistico e urbano.
Prima, Seconda Guerra Mondiale e attentato del ’74
L’ intera città non fu estranea a due avvenimenti storici di grande rilevanza nazionale ed internazionale: la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, combattute entrambe per ragioni ancora poco chiare. Durante il cosiddetto 15-18, Brescia fu lungamente influenzata dalle scelte dell’Esercito Regio, che inviò sul posto la Squadriglia di Caccia, rimasta sul territorio fino al 1917. Durante la Seconda Guerra Mondiale, invece, la città del Gonfalone fu vittima di un evento catastrofico che portò alla morte di oltre 300 persone. Gli angloamericani, approfittando di un relativo periodo di quiete, scaricarono oltre 100 tonnellate di esplosivo in tutta la città, coinvolgendo militari e civili in una sorta di vera e propria strage. Nell’ambito della fondazione della Repubblica Sociale Italiana, detta anche Repubblica di Salò, si decise più avanti di trasferire presso il centro del comune la sede di importantissimi ministeri. La storia di Brescia è rimasta sotto i riflettori anche durante l’ultimo periodo. Tra gli eventi storici che hanno letteralmente sconvolto un’intera comunità, infine, resta da annoverare l’attentato di Piazza Loggia, avvenuto il 28 maggio 1974. In occasione di una manifestazione indetta dagli organismi sindacali, morirono 8 persone e ne rimasero ferite alcune centinaia.